venerdì 3 giugno 2011
James e il Leccio & L'università dei pinoli
James e il Leccio
James quel giorno era particolarmente depresso, pensava che il mondo fosse qualcosa di abominevole, che l'intero cosmo fosse qualcosa di orrendo!
Camminava così pensando in un viale cittadino, con la testa rivolta in giù, mentre un nugolo di ragazzini gli passava accanto correndo e ridendo era il primo giorno di scuola ed i bambini erano felici di ritrovarsi tra loro dopo l'estate passata chi al mare, chi in montagna, chi in campagna
Ma James non si curava di tutto ciò, per lui il mondo faceva letteralmente schifo!
D'un tratto successe qualcosa di strano di improvviso qualcosa che avrebbe cambiato repentinamente la sua vita
James non sapeva che cosa era accaduto ma si era ritrovato addosso ad una massa umana, accovacciata sul marciapiede di quello che era un viale alberato.. cascando inesorabilmente, e rovinosamente, per terra!
"Maledizione!" gridò come un ossesso, "Che cosa stai facendo lì, fermo sulla strada?"
La "massa umana" era un ragazzino di 12 anni che si rialzò e gli disse: "Mi scusi Signore se ho involontariamente creato questo spiacevole incidente, ma stavo scattando una foto a quell'albero di Leccio, per partecipare al concorso "I nostri amici alberi"
"Il Leccio, i nostri amici alberi?" farfugliò James tra sé e sé "ma che sta dicendo questo ragazzino, dove sono?"
Era come se James si fosse risvegliato all'improvviso da un lunghissimo sonno e, dal basso, sollevò lo sguardo in alto sopra di lui si ergeva il tronco, e poi la chioma, di un bellissimo albero di Leccio!
L'università dei pinoli
Mi trovavo un giorno in Viale Regina Elena, una via molto larga quanto trafficata, nei pressi dell'Università "La Sapienza", intento a montare strutture di ferro e metallo per l'allestimento di una mostra
Passava tanta gente, tutta di corsa, nessuno si curava di noi e neppure dell'inevitabile confusione che si crea per terra quando si montano delle strutture..
D'un tratto però mi accorsi di una signora che, sperando di essere poco notata, raccoglieva i pinoli che erano caduti dai pini soprastanti.
La signora andò via passò un'altra mezzora e qualche altro migliaio di universitari frettolosi
Ecco che, quasi dal nulla, sbucò un vecchietto armato di una sorta di pinza artigianale, probabilmente da lui stesso costruita, dotata di una considerevole prolunga, con cui raccoglieva i pinoli uno per uno, senza doversi mai chinare, o sporcare le mani, mettendoli accuratamente dentro una bustina. Seppi poi da lui che faceva questo due volte a settimana, poiché andava ghiotto dei pinoli.
Sopra le nostre teste c'erano infatti molti alberi di Pino che chi va di fretta non li nota sono invece i "nostri amici alberi" della città.
Quante storie invece sopravvivono, quanta umanità vive nello spirito di quei pochi, importantissimi individui che camminano più lentamente nella città, e aiutano anche tutti noi ad accorgerci che la vita è sempre, ancora, intorno a noi!
La nave di Ostuni di Italo Cassa
mercoledì 1 giugno 2011
CAPITAN GIOIA
Chi è Capitan Gioia?
E' un personaggio fantastico creato da Italo Cassa fondatore della Scuola di Pace e organizzatore di tantissime iniziative per la Pace, la Natura e i Diritti dei Bambini.
Come in romanzo di Jules Verne ognuno/a di noi potrà diventare un "Capitano coraggioso" dove il vero coraggio è oggi l'essere noi stessi, mettere il cuore davanti a ogni aspettativa. Scegliere un percorso comune e rifiutare un percorso di vita puramente individuale...
E' la VIA della GIOIA e anche la soluzione ai mali endemici che stiamo vivendo in questa nostra epoca. All'inizio del secondo decennio del nuovo millennio... Un messaggio di Speranza per noi e i nostri figli!
Puoi diventare anche Tu un Capitan Gioia per condurre la Nave nello spirito della Fiducia e guardare avanti con spirito di Allegria e Positività!
Praticheremo insieme la filosofia e le azioni della Terapia della Gioia o Joy Therapy.
Sul sito www.romabambina.org potrai partecipare allo sviluppo delle attività per una Società della Gioia Condivisa.
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