martedì 20 aprile 2010

Inizia il mio diario di viaggio...

Alla fine ce l'abbiamo fatta...
Dopo una lunga attesa e molte incertezze dovute all'emergenza seguita all'eruzione del vulcano in Islanda, il volo Livingston per la Repubblica Dominicana è in partenza!
E' un volo diverso da quelli che ho già preso in passato.
L'ultimo era stato a Ottobre dello scorso anno... L'aereo per Beirut in Libano dove andavo a premiare le studentesse dei licei che avevano partecipato al nostro concorso "Enzimi di Pace".
Ancora più indietro nel tempo... altri ricordi...
Alla fine della guerra in ex-Jugoslavia, sui C130 della missione italiana in Bosnia.
Era una sistemazione un po' spartana, nella carlinga dell'aereo in fila indiana con i paracadutisti su sedili di corda intrecciata.
Ma ritorno al presente... ora i miei compagni di volo sono tutti vacanzieri, e anche molto giovani, diciamo una media età di 30 anni.
Vacanzieri... sorrisi, felicità... quasi un clima da comitiva.
Nella mia vita ho trovato sempre molto noiosi i viaggi per turismo, ma ora siamo tutti insieme su questo aereo, anche se con scopi molto diversi.
Dopo circa 12 ore... eccoci all'aeroporto de "La Romana" nella Repubblica Dominicana.
Qui iniziano i problemi...
Si tratta di un piccolo aeroporto per i charter.
E'ormai tardi perché la nuvola ha ritardato di molto la partenza da Roma. E' circa l'una di notte e non ci sono bus pubblici.
I miei compagni di viaggio invece hanno i pullman dei tour operator che li stanno aspettando per portarli all'albergo.
Che fare?
Parlo con alcuni autisti di taxi. Il prezzo, scontato per me, da 120 iniziali va a 100 dollari fino a Santo Domingo (2 ore di viaggio).
Per le mie risorse è una enormità... Dopo molte trattative concordiamo per 90 dollari, ma mi porteranno fino alla stazione dei bus per Port au Prince.
Il viaggio scorre tra una buca e l'altra delle "non perfette" strade dominicane. Ogni tanto ci sono dossi o cunette particolarmente difficili, ma il mio autista sa perfettamente dove si trovano e rallenta, quasi fermandosi, ogni volta.
La musica caraibica è a tutto volume: "Ho alzato il volume per tenermi sveglio" mi dice l'autista.
"santo Domingo è l'Ila (isola) delle vacanze" continua poi...
Io gli rispondo: "Non ho mai amato le vacanze perché preferisco rendermi utile, facendo il volontario".
"Tutto l'anno?" mi chiede meravigliato...
Alle 3 di mattina siamo a Santo Domingo, alla stazione della Caribe Tours. Mi raccomanda di stare attento a possibili brutti incontri e mi indica una strada sicura da percorrere.
Infatti, dopo 100 metri, ci sono 3 vigilantes con delle strane pistole a canna lunga.
Mi fanno accomodare su di una sedia e mi metto a scrivere il mio diario, tanto ci vuole pazienza... Il mio bus partirà solo alle 7 di mattina!

1 commento:

  1. Capitano mi sono emozionata al tuo racconto. Sei veramente una persona speciale e questo tuo amore per gli altri è contagioso. Ti abbraccio!! Marinella

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